Sono laureata in Psicologia con indirizzo in Psicologia Clinica e di Comunità a Padova il 15 Marzo 1991.
Mi sono specializzata in Psicoanalisi della Relazione presso la scuola di specializzazione Sipre (Società Italiana di psicoanalisi della relazione) a Milano.
Attualmente svolgo attività libero professionale e opero come consulente presso il Consultorio La Famiglia ONLUS a Milano.
Nel corso della mia formazione ho svolto attività di consulenza per progetti di prevenzione dell’abuso di alcol in adolescenza promossi dalla Regione Lombardia nell’ambito dei “Progetti di prevenzione ed educazione alla Salute”.
Ho svolto attività nelle scuole come ascolto delle problematiche degli adolescenti.
Durante la mia formazione mi sono occupata di supervisioni ad equipe mediche nel Centro Emofilia e AIDS del Policlinico di Milano.
Sono autrice di alcune pubblicazioni che spaziano dai problemi alcol correlati ai modelli psicoeducativi da attuare sul territorio a temi sulla sessualità e problemi che toccano questo ambito .
Ho creato e curato un progetto in collaborazione con la ASL di Milano e il NOA (Nucleo Operativo di Alcologia) rivolto ai genitori di adolescenti svolto nelle scuole di Milano “Genitori non si nasce. Adulti e adolescenti un rapporto in cambiamento”.
Svolgo attività di consulenza presso il Consultorio La Famiglia di Milano e attività di tutoring a laureandi e specializzandi in psicologia e psicoterapia.
Ho seguito un corso di psicoterapia psicoanalitica di coppia ad orientamento relazionale intersoggettivo (G.C.Zavattini e organizzato dalla Associazione “Relate”)
La mia formazione e il mio approccio terapeutico sono basate sulla psicoanalisi relazione intersoggettiva
La mia formazione inizia con attività di valutazione psicodiagnostica. Infatti prima di diventare libera professionista la mia formazione si è principalmente rivolta alla valutazione del disagio psicologico tramite test e colloqui. Inoltre ho lavorato molti anni in ambito psichiatrico presso un CPS (Centro Psico Sociale) di Milano e lì ho fatto esperienza sia della psicodiagnosi che dell’approccio psicologico, affiancato alle cure psicofarmacologiche e ad interventi psicosociali in ambito psichiatrico.
La mia formazione psicodiagnostica mi ha permesso di collaborare, in occasione di Consulenze tecniche d’ufficio, con il Tribunale di Milano e quindi a contatto con problematiche familiari legate all’affidamento dei figli durante la fase di separazione o l’affidamento di minori in caso di adozioni
Il mio rapporto quindi con la cura del disagio emotivo è iniziato attraverso l’uso di strumenti che permettono di valutare l’intensità e la qualità del disagio stesso, quanto questo disagio possa influenzare le funzioni cognitive delle persone, come per esempio nei ragazzi o nei bambini che affrontano lo studio e talvolta si trovano in difficoltà a svolgere i compiti scolastici per problemi di attenzione, concentrazione o fatica a memorizzare concetti. Questo a volte accadde a causa di disagi emotivi che non permettono un sereno avvicinamento allo studio.
Inoltre ho seguito con colloqui di sostegno persone con disturbi emotivi importanti e le loro famiglie. Questo lavoro a 360 gradi sul disagio psicologico mi ha fatto avvicinare alla realtà che la famiglia nel suo complesso si trova a vivere quando al suo interno è presente il disagio psicologico di un familiare.
Quindi la mia formazione è prettamente multidisciplinare, nonostante abbia successivamente incanalato le mie conoscenze al trattamento del disagio profondo con metodo psicoanalitico.
L’interesse per le famiglie mi ha spinto ad occuparmi dei problemi specifici degli adolescenti e in particolare ragazzi adottati. Ho seguito quindi corsi si perfezionamento in merito all’adolescenza e alle problematiche psicologiche di questa delicata età. In questo periodo della vita inoltre è molto importante il bisogno e l’urgenza di definire il proprio orientamento sessuale e talvolta alcuni giovani si trovano a scoprire quanto sia bello ma anche difficile capire il proprio orientamento sessuale e la conseguente definizione della sessualità.
Da tempo quindi mi dedico al lavoro di sostegno alla genitorialità, con particolare riguardo alle adozioni difficili. Nel Consultorio la famiglia infatti svolgo tuttora questo compito. L’interesse per le famiglie mi ha spinto ad occuparmi dei problemi specifici degli adolescenti e in particolare adolescenti adottati.
Svolgo la mia attività seguendo la formazione in psicoterapia psicoanalitica ad orientamento relazionale e quindi mi occupo di tutti i disturbi affettivo-emotivi quali disagi in età evolutiva, depressioni, attacchi di panico in un modo classico di ascolto ed elaborazione del disagio cercando di comprendere insieme alla persona quali possano essere i motivi di tali sofferenze anche in relazione alla propia storia personale, cercando i significati che le persone hanno dato ad alcuni eventi traumatici e come tali eventi e significati hanno condizionato le scelte e la qualità di vita delle persone. In questo lavoro di comprensione e per risolvere i propi disagi tengo conto del corpo come veicolo di sofferenza. Infatti il mio orientamento relazionale è arricchito dal paradigma intersoggettivo e bio-psico-sociale (Donnel Stern,P.Fonagy, M.Targhet) in cui la multidisciplinarietà sintetizza la mia lunga formazione ed esperienza. Nel lavorare con questo approccio tengo conto dell’importanza di fattori ambientali,sociali e psicologici che influenzano e possono aggravare disturbi e fragilità già presenti nella vita delle persone fin dall’infanzia.
Nell’ambito della mia formazione quindi da alcuni anni il tema dell’orientamento sessuale come uno degli ambiti attraverso cui si definisce la nostra identità, è diventato un ambito di studio importante. Il tema della etero-omosessualità così attuale sul piano sociale, ritengo sia soprattutto una dimensione di esperienza umana e affettiva tra le più importanti per la costruzione di chi siamo. Ho quindi iniziato sia in Consultorio che in privato ad occuparmi delle dinamiche emotive storiche e relazionali di chi vive la propia omosessualità non con serena accettazione ma con timori e conflitti.
L’ esperienza e la formazione in ambito ospedaliero, mi ha permesso di affinare una sensibilità a tutti i problemi che talvolta colpiscono la salute delle persone e la qualità della loro vita come la sindrome da HIV. Questo vuol dire lavorare in stretto contatto con aspetti psichici e corporei della persona che chiede aiuto in una stretta collaborazione interdisciplinare tra il professionista psicoterapeuta e le figure sanitarie a cui la persona si è affidata per le sue cure mediche. Credo infatti profondamente nella collaborazione tra professionisti e strutture che operano per il benessere psicologico e fisico dell’individuo.